martedì 25 novembre 2008

Parole di Mario Di Carlo



Parla Mario Di Carlo dopo la rinuncia alla delega ai Rifiuti.
"Nessun rapporto sentimentale con le figlie di Cerroni"

"Non ho dormito tutta la notte
Sono stato un ingenuo"

di CECILIA GENTILE


"Non ho dormito tutta la notte Sono stato un ingenuo"

L'assessore Mario Di Carlo



"E' stata un'imboscata". Subito dopo aver riconsegnato la delega ai Rifiuti al presidente Piero Marrazzo, Mario Di Carlo, assessore regionale alla Casa, si sfoga.

Perché un'imboscata, assessore?
"Perché c'è stato un momento in cui il giornalista di Report ha detto: "L'intervista è finita" e io mi sono ritenuto libero di parlare".

"Ma il giornalista Paolo Mondani sostiene che non le ha teso un tranello, che la telecamera è rimasta accesa e lei con il microfono attaccato. Che addirittura lui ha cambiato la cassetta davanti a lei e le ha chiesto di ripetere...".
"Ma io che ne so? Mi sono fidato. E' colpa mia, sono stato un fesso. Io vengo da uno sport, il rugby, molto duro, ma leale, dove le imboscate non si fanno".

Quello che è successo le ha fatto male?
"Mi ha distrutto come persona. Non ci ho dormito questa notte. Quella intervista mi ha confezionato come una macchietta, come una persona rozza e volgare e probabilmente anche corrotta. Sembra che io sia in attesa di avere l'eredità di Cerroni".

Ma lei quelle cose le ha dette.
"Sì, ma ho parlato per tre ore. Nelle due ore, quelle che credevo fossero la vera intervista, ho spiegato del piano rifiuti, delle politiche sulla raccolta differenziata, ho sottolineato che nel Lazio non c'è il monopolio sulla termovalorizzazione e sulle discariche. Ma niente di tutto questo è stato mandato in onda. Nell'intervista sfatavo anche una leggenda metropolitana, quella che mi attribuiva una relazione sentimentale con una delle due figlie di Cerroni. Lo ribadisco: non ho mai avuto una relazione di questo genere, ma solo un rapporto di amicizia con Cerroni, l'ho sempre rivendicato e lo continuo a rivendicare".

Querelerà Report?
"No, non ho mai querelato nessuno".

Cosa le ha detto il presidente Marrazzo quando le ha riconsegnato le deleghe?
"E' stato molto affettuoso. Mi ha detto: "Capisco il tuo stato d'animo, decidi tu". Io gli ho detto che era giusto così".

Alle agenzie Marrazzo ha dichiarato che non condivide la sua intervista, che i giornalisti non hanno mai colpa perché fanno il loro lavoro.
"E' un punto di vista. Lo sapevo che avrebbe detto questo e dal suo punto di vista ha ragione".

Il sindaco Gianni Alemanno, invece, ha detto che la remissione delle deleghe da parte sua è molto significativa.
"E che vuol dire? Non capisco".

Durante la puntata di Report, l'ex consigliere comunale di An Michele Baldi racconta che quando lei era presidente dell'Ama costituì un consorzio, il Ctr, inizialmente 50% Ama e 50% Colari, il consorzio di Manlio Cerroni, proprietario di Malagrotta, con il compito di occuparsi della raccolta differenziata.
"Il consorzio Ctr esisteva da molto tempo prima. Quando io sono arrivato in Ama, nel 1995, la raccolta differenziata a Roma non c'era e serviva una struttura che se ne occupasse. L'Ama non era in grado di farlo, allora pensai al Ctr, prima 50% Ama e 50% Colari, dopo l'Ama prese il 51%. Il Ctr esiste ancora, ma adesso è 100% Ama".

"Perché in consiglio comunale, è sempre Report che lo fa sapere, si decise l'incompatibilità della presenza di Cerroni nel Ctr e lui uscì dal consorzio. C'è qualcos'altro che le preme dire, assessore?".
"Sì, che mi scuso con tutti perché un politico accorto non deve cadere nelle imboscate".

(La Repubblica 25 novembre 2008)


Beh...del resto lui ha sempre giocato a rugby, è abituato al ferplay!
Il problema non è certo quello che ha detto ma il fatto che è stato un ingenuo.

«Voglio scusarmi ancora una volta per quello che è accaduto. Un politico dovrebbe fare attenzione a quello che dice: chi sbaglia paga e io pago. Ho capito di avere avuto un modo volgare di parlare, ma c'è anche un modo volgare di fare politica che non mi appartiene. Ho una storia e una dignità da difendere e voglio avere l'opportunità di poterlo fare» (IlSole24Ore)

Ha detto bene, un politico deve stare attento a quello che dice, non può mica dire sempre la verità!
Il problema è se qualcun'altro, come me, avverte la sensazione di essere fuori luogo, proiettato in un mondo rovesciato, perchè in questo momento la mia reazione è non sapere se ridere o piangere, se meravigliarmi o rimanere imperturbabile, se sentirmi in sintonia col mondo o reputarmi un isolato!
Oltre a essere grotteschi gli scandali, ormai sono anche grottesche le scuse e le polemiche successive, l'analisi del fatto eseguita a posteriori diventa kafkiana, non si distingue più la materia dell'indignazione. L'errore diventa l'ingenuità nell'aver pensato che la telecamera fosse spenta!
Il giornalista diventa "anti-sportivo"!
Caso mai andrebbero approfondite le parole dell'assessore, chiedendogli di andare oltre il minuto e mezzo mandato in onda su Report.
Vi prego, qualcuno reagisca di fronte a queste cose, non voglio rimanere un emarginato nella mia indignazione!

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Premetto che sono indignata quanto te, premetto che non ho visto la trasmissione. Mi piacerebbe però approfondire il piano rifiuti e le proposte per la raccolta differenziata, dell'assessore Mario Di Carlo, perchè alla fine, dovremmo essere tutti più interessati al "fare" e meno al "dire di fare". E i politici che non fanno l'interesse pubblico se ne devono andare a casa. Inventiamoci qualcosa, organizziamo comitati di cittadini che valutino come vengono spesi i soldi pubblici.
Paola

Fabio ha detto...

Se non hai visto la trasmissione puoi andare direttamente sul sito di Report (http://www.rai.tv/mpplaymedia/0,,RaiTre-Report%5E17%5E154545,00.html) che pubblica le puntate integrali.
Per quanto riguarda la politica del "fare" e del "dire di fare" beh...a mio avviso è cosa un po' complicata e minimalista. Minimalista perchè pensare di affrontare problemi del genere attraverso comitati di cittadini vuol dire non aver ben chiaro di cosa stiamo parlando e di quanto è marcio il suolo sul quale camminiamo. Sempre per cultura personale ti posto un paio di link sul quale potrai trovare articoli pubblicati su L'Espresso in merito al problema rifiuti. Potrai ben notare dopo averli letti che, ipotizzare di costituire un comitato per andare con delle provette ad analizzare il suolo circostante le discariche gestite dai clan mafiosi e comunicare i risultati agli organi competenti (ovviamente anch'essi collusi) mi pare un immagine quantomeno buffa! I post che pubblico non esprimono l'etica del "dire di fare", piuttosto vogliono essere un punto di dibattito e ancor più uno spunto per mantenere vivo lo spirito critico, magari arricchito dalla voglia di approfondire gli argomenti trattati. Potremo organizzare tutti i comitati possibili, ma sarà solo fatica sprecata fino a che non ripuliremo prima il panorama politico italiano. Potremmo ad esempio cominciare col non dare più il nostro voto a partiti che presentano nelle proprie liste condannati o inquisiti. Invece abbiamo aletto il partito col maggior numero, tutto al contrario. Come è possibile allora ipotizzare di cambiare le cose attraverso singoli gruppi di cittadini, comitati di quartiere o quant'altro? Non so se ho reso abbastanza l'idea su quale è lo scenario nel quale viviamo....spero almeno un po' (è talmente brutto che anche poco potrebbe bastare).

LINK ARTICOLI DE L'ESPRESSO:

http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Cosi-ho-avvelenato-Napoli/2040653//0

http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Bufale-e-camorra/2040650

http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local/Rifiuti-la-miniera-d%C2%B4oro-dei-Casalesi/1995091

http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local/Rifiuti-tossici-choc-a-Giugliano-Il-clan-ci-uccide-senza-sparare/2029496

Anonimo ha detto...

Grazie per le informazioni e i link suggeriti. Forse non mi sono spiegata il mio "fare" e non "dire di fare" non era certo riferito a questo blog che trovo interessante nei contenuti e graficamente accattivante, ma a quanto riferito nell'intervista da Mario Di Carlo..."ho spiegato del piano rifiuti" ecc.Bisognerebbe indagare su Scarpino. Complimenti per il blog.
Paola

Anonimo ha detto...

Amianto, denuncia per vilipendio ai «No discarica»
Ilaria Urbani
NAPOLI


Il reato di vilipendio si applica a chi offende istituzioni, repubblica o forze armate. Ma l'oltraggio sussiste quando dei cittadini accusano corpi dello stato documentando pericoli per la salute pubblica? Secondo il generale Franco Giannini, vice di Bertolaso al Commissariato per l'emergenza rifiuti in Campania, la risposta è sì. Il braccio destro del capo della Protezione Civile infatti ha fatto sapere che la struttura commissariale campana ha denunciato il comitato di Chiaiano del «No alla discarica», il centro Sociale Insurgencia e la Rete Campana Salute e ambiente per calunnia, vilipendio alle forze armate e procurato allarme. I cittadini e gli attivisti delle realtà sociali campane l'8 novembre convocarono un'assemblea all'università Orientale: nel mirino una vasca di 800 metri quadrati che gli operai addetti all'allestimento della cava starebbero riempiendo di rifiuti pericolosi. Ma nell'esposto del generale Giannini si legge: «Le dichiarazioni dei comitati inducono ad attribuire gravi responsabilità in capo al personale militare, dallo scrivente diretto, coordinato e rappresentato. In particolare vengono imputate all'operato dei militari, impegnati nello svolgimento delle attività propedeutiche all'allestimento della discarica di Chiaiano, addirittura condotte che qualora fossero state effettivamente realizzate costituirebbero fattispecie di reato (smaltimento illecito di rifiuti)». Giannini ha assicurato che i lavori di bonifica delle cava proseguono e che i materiali inquinanti ritrovati saranno portati in discariche autorizzate: «puliremo fino a trovare la roccia - ha dichiarato Giannini - così da essere sicuri che non ci sia nient'altro».
I comitati però non ci stanno e rilanciano. «Integreremo il nostro esposto alla Procura, firmato anche dall'Associazione giuristi democratici, in cui è evidente che almeno in una prima fase è stata fatta una movimentazione della parte della discarica abusiva in cui si trova l'amianto con metodologie che non corrispondono alle norme di legge estremamente precise in merito al trattamento di materiali tanto pericolosi. Lo si evince dai video su youtube, ma anche dalle nostre foto che ritraggono la collinetta della discarica il 28 ottobre e l'11 novembre. Il materiale della parte superiore è stato rimosso». Nella prima foto, secondo i comitati, sarebbe chiaro che nella cava ci sono rifiuti speciali, nell'altra immagine, invece, si vedono il colore celeste del materiale tossico e dei sacchi celesti che dimostrerebbe come l'amianto sia stato rimosso quando il commissariato già sapeva. I comitati infatti rivelano che esiste un documento inviato dalla Ibi, la società appaltatrice per i lavori nella cava, all'Asl e datato 17 ottobre in cui già si denuncia la presenza di ingenti quantità di amianto e la necessità di procedere a una bonifica con inertizzazione a terra e imbustamento.
La presenza di amianto è stata poi confermata dalla Procura. I cittadini si chiedono come mai se le autorità sanitarie già sapevano il materiale è stato rimosso senza l'inertizzazione. «Dal video, visibile su youtube - spiegano - è evidente come i militari hanno costruito una vasca coperta da teloni e lì gli operai stanno sversando anche materiali di coibentazione, indossando tra l'altro mascherine anti gas e non quelle antipolvere». I comitati dunque preferiscono rispedire l'accusa al mittente e rincarano la dose: «Ringraziamo il generale Giannini se infatti procederà con la sua denuncia contro i comitati dei cittadini, ci sarà finalmente un ambito istituzionale in cui sarà possibile appurare cosa hanno combinato nella cava di Chiaiano in questo ultimo mese». La questione della cava di Chiaiano è ora al centro di un'interrogazione alla Commissione Europea dell'eurodeputata Monica Frassoni e nei prossimi giorni anche il deputato dell'Italia dei Valori Franco Barbato dovrebbe sottoporre la vicenda nuovamente all Camera.
Da "Il Manifesto" 28 novembre (Paola)

Fabio ha detto...

Si si...avevo capito, non voleva essere una critica al tuo commento! Il mio era più un tentativo di ribadire un concetto: l'unico modo che il cittadino ha di influire sull'affare pubblico è attraverso il voto....partiti che non prendono voti a causa delle proprie politiche scellerate spariscono. Ritengo che sia l'unico modo, perchè purtroppo, volenti o nolenti, è il vertice della piramide che detta le regole del gioco, il cittadino singolo può al massimo dare il suo piccolo contributo ma è impossibilitato a cambiare il sistema. Può fare però una cosa grandissima: stabilire i parametri di chi desidera mettere al vertice della piramide! Purtroppo il male della politica ha prodotto nell'arco di 20 anni di indifferenza mediatica, uno svuotamento delle menti dei cittadini, e questo purtroppo gioca un ruolo importatnte anche sul malcostume singolo di cui parli tu. Uno stato senza regole crea generazioni senza regole e quindi incivili, senza un'etica, incapaci di percepire cambiamente che non coinvolgano solo il loro piccolo spazio!
Per quanto riguarda Di Carlo non so se esistano idee innovative in merito di differenziata, o almeno io proprio non trovo alcun documento, l'ha detto lui dopo l'intervista per discolparsi, ma l'unica cosa certa per ora sono solo i dati sul livello di inquinamento dovuto alla discarica di Malagrotta e la gestione dei rifiuti del monopolista Cerroni suo intimo amico.
Poi io ho una particolare idea sulla differenziata: bisogna farla! Non ci sono piani innovativi, la si può solo finanziare ed eseguire! Il gassificatore come hai visto c'è ed è fatto per gli scarti della differenziata.....peccato renda 1000 volte di più bruciandoci anche carta, plastica e atri materiali che fatto alzare il potere calorifico dei forni! Del resto essendo in mano a chi già conosciamo è chiaro che si occupino più di produrre energia e venderla piuttosto che smaltire e inquinare il meno possibile. Tutto diventa un bisness e quando avviene questo non c'è più spazio per idee sane e produttive.