Condivido molto di quello che tu dici, ho pubblicato quel pezzo di Grillo perchè la verità è che ieri mattina ho aperto il suo blog, ho letto quel pezzo e ho condiviso le stesse emozioni. Non era tanto un analisi di tipo politico, una descrizione delle differenze tra paesi o tra politici, era il messaggio del malessere che in quel momento provavo anch'io. In realtà l'accostamento a Obama non va letto in chiave di contenuti bensì dal punto di vista della persona, di cosa ha fatto, di come l'ha fatto. L'America non ha ribaltato le proprie idee all'improvviso, spinta esclusivamente da fattori esterni di crisi e di malcontento, ma è stata trainata in questo cammino da una persona. Entrambi i candidati hanno cercato il distacco dal passato ma uno solo è entrato nel cuore della gente con prepotenza, e questo elemento non è tanto rappresentato dalla vittoria elettorale quanto dall'enorme divario che è riuscito a produrre. Esaminiamo la campagna elettorale di Obama: è stata costruita stato per stato, città per città e quando necessario porta per porta. E' stata la vittoria di un uomo che ha avuto il carisma e l'attrazione per coinvolgere milioni di persone regalando un'idea di futuro migliore. Questo era il messaggio e lo spirito del post: nel nostro paese quelli come me, come te, e tanti altri come noi, hanno subito un colpo moralmente duo perchè la nostra realtà è alzarsi la mattina e non vedere nulla di tutto ciò, la nostra realtà è trovare un paese che ovunque emana un tanfo di vecchio, di stantio, incapace di regalare il benchè minimo raggio di luce nuova. Gente come me, come te e migliaia come noi si alzano la mattina, ancora pregni di quella rabbia sociale che ogni giorno ti rimane addosso, nella pelle, nei vestiti, come lo smog, leggono i giornali o accendono la tv, vedono Veltroni (e la sinistra tutta) e pensano: "No I can't"! La differenza nella politica la fanno le persone perchè non è di un concorso che stiamo parlando, dove chi è più bravo raggiungerà il punteggio migliore, ma di carisma, personalità, strategie di campagna elettorale e uomini, uomini capaci di raggiungere l'anima delle persone e rappresentare per loro una svolta. Io ogni giorno non vedo un governo ombra ma cittadini ombra, un'enorme fetta di popolazione che da 15 anni ha perso ogni tipo di riferimento, la cui vita si è ridotta a casa-lavoro nella speranza di raggiungere il posto fisso e non avere il mutuo da pagare. La gente nuova non esiste e l'odore di vecchio permane, rimangono nel PD i soliti noti, i soliti pregiudicati, i soliti temi, si è solo dato quel nuovo abito un po' più british (nell'aspetto non nei contenuti). E' vero, magari con un'informazione migliore i nostri leder di sinistra apparirebbero un po' migliori, meno peggio di quel che sembrano, ma rimarrebbero alla guida due persone opposte, una con tanto cuore e poche capacità comunicative e una con più capacità comunicative ma poco cuore.
Su una cosa ha ragione Berlusconi: Veltroni ha 4 anni di tempo per prepararsi. E visto che è un dato di fatto che non possa fare leva sui mezzi di informazione, i consensi dovrebbe cominciare a prenderseli giorno dopo giorno nelle piazze, nelle città, porta a porta se necessario. Non le manifestazioni una tantum che continuano a ricordare molto i vecchi girotondi, sempre a Roma, sempre lontane dalle persone, ma fisicamente luogo per luogo in tutta Italia, portando nuovi messaggi, nuovi sogni, nuove idee, vicine a quei milioni di cittadini ombra. Perchè Obama non ha avuto il fardello dei media, ma quanti muri ha sgretolato, quali difficoltà ha saputo attraversare acquisendo ogni giorno più energia, più forza più consensi. Beh, questo era fondamentalmente il messaggio morale che ho letto nel post di Grillo e questo è il disagio che continuo a provare e che provoca invidia nei confronti di un popolo che con tutti i suoi difetti ha avuto il suo messia!
sabato 8 novembre 2008
...residui sul post di Grillo
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