lunedì 17 novembre 2008

Primo caso di "falso in curriculum"




Volevo segnalare un articolo molto interessante pubblicato questa settimana sull’espresso e riferito all’attuale Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, On. Prof. Renato Brunetta (qui).
Segnalo l’articolo perché a mio modo di vedere, fa emergere un nuovo aspetto interessante della nostra politica e rappresenta un unicum nel suo genere. Siamo infatti ormai abituati e direi anche con rammarico vaccinati alle classiche inchieste che portano alla luce passati poco edificanti dei nostri rappresentanti politici (processi, truffe, tangenti, conflitti di interessi etc) ma mancava ancora al già vasto repertorio il “falso in curriculum”. Si, potremmo definirlo proprio così, perché l’On. Prof. Renato Brunetta che da tempo occupa gli schermi televisivi lanciando la propria campagna anti fannullone, promettendo licenziamenti e snellimento dei conti pubblici ma soprattutto millantando una carriera di alto calibro che lo ha portato ad essere considerato uno tra i massimi esperti italiani e forse mondiali in Economia del Lavoro e aver sfiorato per questo il Nobel (ovviamente a detta sua, fatta eccezione per l’unica citazione di Riccardo Franco Levi che quindi prontamente sbandiera tronfio). Non so a voi ma a me ricorda molto Gullo, ve lo ricordate, il ragazzo del reality Campioni che aveva falsificato il curriculum dichiarando di aver giocato nel Basilea e di aver schernito Del Piero durante una partita di Coppa dei Campioni! L’unica differenza è che Gullo dopo essere stato scoperto è diventato un po’ lo zimbello d’Italia e ha addirittura rischiato l’espulsione dal reality, il nostro Ministro per la Pubblica Amministrazione invece continua a occupare salotti televisivi denigrando e delegittimando il lavoro di persone che a prescindere dalla propria condotta, percepiscono salari piuttosto esigui e non paragonabili a coloro che la finanza pubblica la gestiscono e la erodono realmente (vedere stipendi dei collaboratori del Ministro). Grillo spesso usa epitoti come TopoGigio, Testa d’Asfalto rappresentando personaggi ormai caricaturizzati e quasi, permettetemi il termine, “cartonizzati” ma la triste realtà è che forse sarebbe davvero meglio TopoGigio in persona, quello vero, quello di pezza! Torna l’ansia da risveglio, quella in cui apro gli occhi e sento il bisogno come in Matrix che qualcuno arrivi con la famosa pillola rossa per potermi risvegliare una seconda volta e scoprire che per ventotto anni ho vissuto in un modo che non era reale!



Note aggiuntive: L’On Brunetta ha risposto all’attacco dell’espresso riportando dati (qui) che smentiscono le dichiarazioni fatte nell’articolo “Che furbetto quel Brunetta”. Vorrei fare una piccola analisi su delle risposta che a me ricordano molto qualcosa di già visto. Premetto, non sono un giustizialista a tutti i costi né ritengo che l’Espresso sia l’unica fonte vera e sicura ma le giustificazioni politiche agli attacchi giornalistici cominciano a sollevare sospetti di routine. Il Ministro Brunetta si difende dichiarando una lista di pubblicazioni che a suo dire arricchirebbero il proprio curriculum, il problema è che, lanciato dalla mia curiosità, ho spulciato su internet per vedere di cosa si trattasse e mi sono accorto che tutti questi titoli non è che portassero proprio a risultati entusiasmanti. Beh, quando si parla di un quasi Nobel, mi aspetterei qualche pubblicazione su riviste importanti o quanto meno riconosciute in ambito mondiale nel proprio settore e non una serie di libri. Per carità, scriver libri non è cosa brutta ma non giustifica certo un Nobel (“Io speriamo che me la cavo ha venduto” ha venduto più di un milione di copie, “Cento colpi di spazzola prima di andare a dormire” ne ha vendute più di tre milioni per fare degli esempi). Il mio concetto è forse anche avvallato dal fatto che come unica fonte venga sempre e costantemente citato l’articolo di Riccardo Franco Levi, forse proprio perché è l’unico!
Tocchiamo invece l’argomento immobili, in questo settore tra l’altro abbiamo precedenti da tutti gli schieramenti. Si sottolinea sempre e comunque che tutto è avvenuto nel rispetto della legge e già mi sorge spontaneo: non mi pare che nessuno abbia mai affermato che gli acquisti siano avvenuti puntando una pistola contro il venditore! Non per questo un cittadino dovrebbe di sicuro ritenersi contento quando un politico approfitta della propria posizione personale per ottenere agevolazioni di cui non avrebbe bisogno. Ricordo i casi di D’Alema e di affittopoli, dove venivano acquistati o affittati appartamenti di lusso a prezzi di case popolari e così tanti altri……non dovrei indignarmi di fronte a questo? Un idraulico fa l’idraulico per guadagnare attraverso il suo lavoro non per portarsi via i tubi con cui lavora come un calzolaio fa il suo lavoro per aggiustare scarpe e non per comprarle a prezzi ridicoli……quando accadrà che chi ci governa farà il proprio lavoro per servire i cittadini e non per usufruire dei proprio poteri a fine di lucro?

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