Negli ultimi mesi mi sto facendo un bidone quadro per riuscire finalmente a raggiungere una laurea tanto attesa e in meno di un attimo ho scoperto, prima ancora di ottenerla, che già ne ho una honoris causa, sì….....”la laurea del coglione”. L’investitura l’ho ricevuta niente di meno che dal nostro presidente del consiglio, che in un suo consueto slancio di ottimismo e solidarietà, ha deciso di fare omaggio di questo titolo a tutti coloro che non hanno gradito la sua battuta (“….bello giovane e abbronzato.”) . L’odore di laurea era già nell’aria, tanto che quelli più accorti si erano già preparati all’investitura dopo che il premier aveva rilasciato a caldo un’intervista, riferendo che le sue parole erano "un grande complimento, una carineria assoluta nei suoi confronti". "Complimento" che il premier rivendica con fermezza anche dopo un'ora, quando rientrando in albergo sbottando con i cronisti che lo interrogano sulle prevedibili polemiche: "Se non hanno il sense of humour allora vuol dire che gli imbecilli sono scesi in campo, che se ne vadano a...". Eh sì…non ci voleva un bookmaker per capire che si poteva cominciare a respirare odore di laurea! Ebbene il regalo non si è fatto attendere perché la stessa sera dalle fatidiche parole sul nuovo presidente degli Stati Uniti Barack Obama, il nostro presidente del consiglio, rientrando in albergo, davanti ai giornalisti che lo attendevano, non si e' sottratto alle domande ed anzi ha rincarato la dose. ''Perche'? C'e' qualcuno che ha obiettato? Uno può sempre prendere la laurea del coglione quando vuole. Se uno vuole prendersi una laurea pubblica, ogni occasione e' buona'' (interviste riportate da “La Repubblica” in data 6 Novembre 2008).
Tra pochi mesi, conseguita anche la laurea in ingegneria sicuramente con le mie due lauree faranno la fila per assumermi….o forse no….sarà mica invece che vivo in un paese in cui è stato eletto dal popolo un presidente del consiglio ancora inconsapevole del proprio ruolo, che titola il nuovo presidente americano “abbronzato”, manco fosse un suo amico di Arcore o il suo nuovo acquisto del Milan.Stiamo diventando realmente questo o molto probabilmente lo siamo già, un paese di cui tutti ridono, i giullari d’Europa (guardare le copertine dei giornali esteri che riprendono la gaffe di Silvio Berlusconi), un paese dove succede anche che dopo esternazioni come quella fatta pochi giorni fa, la cittadinanza italiana avverta al massimo un sottile fremito di divertimento o poco più. Ma in fondo, se gli italiani l’hanno votato forse è perché la maggioranza è un po’ come Silvio Berlusconi.
Provo a lanciare un appello, un avviso ai naviganti come direbbero alcuni: possiamo anche liberarcene. Lo dice lui, tutti i giorni, prova in ogni situazione a screditarsi e noi, che siamo un po’ tutti suoi sostenitori, non siamo ancora stati in grado di capirlo. Ogni evento partorisce nuove idee per perdere consensi, per provare a uscire da questo assillo di dover fare il premier: lascia dichiarazioni ai limiti dell’accettabile, ma noi ci tappiamo le orecchie, allora ci prova a gesti, facendo le corna al ministro degli Esteri spagnolo Josep Piqué(qui), mimando un mitra con le mani e indirizzandolo verso la giornalista russa Natalia Melikova della Nezavsinaya Gazeta (qui), ma noi ci tappiamo anche gli occhi. Insomma….capiamolo e liberiamolo una volta per tutte da questo enorme peso, facciamolo finalmente salire sulle navi che non ha ancora visitato e alloggiare nelle ville che non ha ancora abitato!!
domenica 9 novembre 2008
Silvio Berlusconi inventa una nuova laurea: la laurea del “coglione”
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