lunedì 3 novembre 2008

Le mille interpretazioni dei dati Ocse

In questo ultimo periodo, il mio interesse in merito alle nuove riforme in materia di istruzione, mi ha portato a seguire un po' di dibattiti televisivi e vista la mia natura autolesionista anche qualche blog di temerari sostenitori della riforma. Beh....lo scenario è inquietante! In realtà tutta questa disinformazione non dovrebbe stupirmi molto eppure il fatto di non aver mai visto una tabella OCSE in "carne e ossa" mi ha lasciato alquanto perplesso!! Beh sì....in realtà di dati son pieni i talk-show, ma come vengono passati questi dati? In tutti i modi possibili e immaginabili eccetto che dalla fonte! Uno immagina che quando si parla di dati OCSE vengano proiettate delle tabelle estrapolate dal documento ufficiale "Education at a glance" redatto dall'ente stesso, e invece viene trasmesso di tutto eccetto quelle tabelle! Ecco quindi che le nuove fonti diventano l'articolo su La Repubblica (che spiega il documento OCSE quindi perchè non tradurre direttamente il documento), il pensiero degli economisti di Noise Froma Amerika che trattano l'argomento citando nuove interpretazioni date da Roberto Perotti, l'intervista a Umberto Eco e chi più ne ha più ne metta! Il solito leitmotiv: al cittadino viene precluso il diritto di conoscere e quindi il diritto di critica cancellati dall'unico vero diritto, quello di essere indottrinati!
Comunque per un'informazione corretta pubblico i dati OCSE reali:

Link del sito ufficiale OCSE con relativo documento "Education at a Glance 2008: OECD Indicators":
www.oecd.org/document/9/0,3343,en_2649_39263238_41266761_1_1_1_1,00.html
(qui)

Le tabelle si possono trovare nei link in fondo alla pagina:

Indicator B1: How much is spent for student
Cliccando si apre un foglio exel con relative tabelle.
Foglio T_B1.1a sotto la voce All Tertiary Education (quella che riguarda l'università)

Indicator B4: What is the total public spending on education?
Foglio T_B4.1 ci sono 2 grandi colonne; quella di sinistra (total public extenditure) è la % di spesa per l’educazione sul totale della spesa pubblica; quella di destra (GDP) è la percentuale sul PIL; per entrambe la voce di riferimento riguardante l’università è Tertiary Education.

NOTA AL TIMONIERE: gli unici ad aver letto e a publicare i dati reali sono i giovani che da due settimane occupano le piazze......andate a ripetizione

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