"...E, nell'attesa della start-up della nuova compagnia, scoppia una polemica sul compenso chiesto da Fantozzi per il ruolo di commissario straordinario di Alitalia. Secondo indiscrezioni arrivate in Parlamento, si tratterebbe di circa 15 milioni. Il Partito Democratico e l'Italia dei Valori hanno chiesto oggi in Aula alla Camera che il governo riferisca subito in materia. Interrogazione analoga è stata presentata dalla leader del Movimento per l'Italia Daniela Santanché...."
Pezzo tratto da un articolo di La Repubblica 27 novembre 2008
Mi pare un compenso più che adeguato dal momento che metà del personale di Alitalia rimarrà per strada e gli italiani vedranno addebitato il debito della Bad Company!
Senza contare i migliaia di cassaintegrati che cominciano ad affollare le strade per effetto della crisi e per i quali si è riusciti al massimo a sborsare quella porcata della Social Card!
Parole di Tremonti: nel paniere mancano i soldi per provvedimenti più cospiqui. Peccato che per politici & Co. i contanti facili non manchino mai!
Ma soprattutto la gente si chiede: a cosa è dovuta una simile ricompensa? Per qualche mese di lavoro? Per aver condotto una trattativa già scritta che minimamente si è discostata da quelle che erano le direttive dettate dal governo? Per aver trovato l'Advisor che valutasse il valore della compagnia (decidendo dopo un parto lungo e dolorante, che la soluzione migliore fosse Banca Intesa) incappando pure nell'ennesimo conflitto di interessi?
Che ha fatto di tanto straordinario il Commissario Straordinario?
Purtroppo in questo paese per provare a fare un po' di informazione tocca fare un collage di articoli scritti in periodi diversi, perchè nessuno prova a svelare gli scenari oscuri a tempo debito (o meglio qualcuno ci prova ma è denigrato e bandito dai media).
Ho già espresso questo concetto in altri articoli e ogni giorno pare sempre più attuale.
L'informazione passa a intermittenza, celata sotto un alone di giustizia e legalità, un'interfaccia gradevole per l'utente, in modo tale da sollevare il numero minore di polemiche e avere al tempo stesso una rispota pronta nel momento in cui le stesse emergano, utilizzando quell'involucro come scudo protettivo atto a difendere e al contempo coprire ciò che sta sotto, che rimane oscuro o quantomeno trasparente ai mezzi di informazione.
Prendiamo l'esempio sopra, se qualcuno ha la costanza e la voglia di guardare l'intervista integrale riportata su youtube (video1, video2, video3), noterà solo parole fantastiche, l'idea che tutto è avvenuto nella totale trasparenza, che la cordata italiana ha interessi reali nel campo dei vettori aerei (??? la maggior parte sono immobiliaristi ???), che lo stesso commissario Fantozzi ha eseguito un lavoro super partes nell'interesse di cittadini dipendenti e creditori, che il governo non ha influito in alcun modo durante le trattazioni, insomma, una vicenda perfetta, come si fa a far polemica dopo tanta dedizione e serietà? Se qualcuno trova sempre da obbiettare è perchè questo paese vive nella morsa dell'anti-berlusconismo giusto?
Tutto porta a queste conclusioni per una persona che vede il servizio e ha seguito poco la trattativa, le stesse domande di Fazio sembrano quasi irriverenti (quando dicevo conferire all'informazione un alone di autenticità e rigore), il problema è che c'è solo la domanda! Qualcuno si è accorto che nel paese da anni son spariti i dati, gli storici (intesi come database) che contengono informazioni interessenti sul passato, gli appunti, i resoconti cartacei e tutto ciò che da veramente valore aggiunto all'attività di giornalista? Se pongo una domanda, e prendo per buona la risposta, qualunque essa sia, senza avere un riferimento sul quale obbiettare, confermare, smentire o eventualmente chiedere ulteriori dettagli, la domanda stessa perde di senso. Esempio tipo: "Lei è di parte?" risposta:"Assolutamente no! Il mio lavoro è frutto di una profonda dedizione in quello che faccio e la mia etica mi ha sempre imposto di essere trasparente e nel pieno rispetto delle regole!" L'unico modo per dare un valore a questa risposta è associarla a dei dati, un curriculum della persona, eventuali processi a carico ancor più rilevanti se inerenti la materia trattata, documenti anche passati che possono avvallare o rendere menzognera la stessa etc. Senza tutto questo diventa un'informazione strumentale, ossia conferisce a chi ha il potere di orientare in una determinata direzione le risposte, di far passare attraverso i canali di informazione il messaggio che vuole: va tutto bene, bisogna essere ottimisti, tutto avviene in modo trasparente, non ci sono conflitti di interessi, tutti gli imprenditori sono seri....
Tanto il giornalista di turno è sprovvisto del materiale che gli serve per trasformare uno spazio politico propagandistico in un vero dibattito, eliminando quella parte che dovrebbe rappresentare il contraddittorio (contraddittorio a livello di informazione non di opinione.....sarebbe da ampliare l'argomento perchè si fa sempre confusione!).
L'unica ancora di salvezza per non rendere l'informazione strumentale è la totale indipendenza del giornalista, che gli permette di non dover render conto a nessuno ed esercitare il proprio mestiere mettendo in campo tutti gli strumenti a sua disposizione, perchè solo quelli gli consentirebbero di emergere rispetto alla concorrenza. Tutto ciò significherebbe un'esigenza di raccoglere dati, fare inchieste, spulciare tra i documenti più compromettenti, portare alla luce ciò che sta più nell'ombra......insomma, comporterebbe fare finalmente informazione.
Continuo a sperare che il blog serva come argomento di spunto per trovare la curiosità e la voglia di tenersi informati, di leggere e navigare sulla rete in cerca di documenti per rispondere a un post magari, di documentersi su qualcosa che pensavamo di sapere e che invece ora è turbata da dubbi.......non avremo raggiunto sicuramente la totale democrazia, ma saremo almeno dei cittadini più liberi e più critici nei confronti della società in cui cresceranno i nostri figli.