mercoledì 1 ottobre 2008

Il punto...in transizione

Se tutto procede come previsto, mentre Cai forse decollerà, Az sicuramente resterà a terra con tutti i suoi debiti. E più precisamente le stime dicono un miliardo e 200 milioni di debito finanziario, 300 milioni di debito ponte (che andrebbe restituito allo Stato se non fosse che Az è dello Stato) e un miliardo e 500 milioni di "debiti con i fornitori". Poi si aggiunga il costo della cassa integrazione per oltre 3 mila dipendenti per sette anni (è un altro miliardo per le casse dello Stato).Dall'altra parte il commissario Fantozzi proverà a vendere le parti buone di Alitalia. Le stime più ottimistiche parlano di un incasso di circa 800 milioni di euro. Qui viene il bello, l'ennesima presa in giro: l'advisor nominato dal governo per valutare il prezzo delle parti "buone" da vendere (praticamente la vendita di Alitalia buona a Cai) è la banca Leonardo i cui azionisti - da Benetton a Tronchetti Provera - sono anche soci della cordata Cai. E' un po' come se l'acquirente facesse da solo il prezzo della merce che deve acquistare. Difficile immaginare grandi affari per il venditore!!!Considerando anche 1 miliardo gli introiti, lo Stato avrà sul groppone ancora 3 miliardi. Tutti degli italiani!!! Che ovviamente non lo hanno ancora capito e che molto probabilmente non lo capiranno mai!!!

Detto questo mi preme proporre un parallelo. Negli USA la Camera non approva il piano per il salvataggio del mercato finanziario, il cui crollo ha ripercussioni sul mondo intero e potrebbe trascinare nel vortice anche il mondo economico. La motivazione del voto è semplice e chiara (anche se per me rimane molto discutibile...ma questo è un altro discorso troppo lungo da affrontare tra parentesi): non possono i cittadini americani pagare per gli errori del mondo finanziario, è giusto che chi ha sbagliato paghi, lo Stato non deve intervenire per il bene di un settore che ha sbagliato. In Italia è una società statale a presentare conti in rosso, lo stato decide di intervenire per far pagare i cittadini italiani e lasciare i vantaggi economici a qualche finto imprenditore amico del governo.
Da una parte il Governo impone spietatamente la statalizzazione dei debiti e la privatizzazione guidata dei profitti, dall'altra il Parlamento impedisce tutto ciò e si pone dalla parte dei cittadini!!!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Condivido purtroppo! Aggiungiamo anche Ligresti a Tronchetti e compari...Sarebbe stato meglio il fallimento di Alitalia subito, perchè sarà solo questione di tempo...I lavoratori avevano ragione, ma gli interessi dei furbi, si sà, sono molto più importanti e a nessuno frega niente di chi ogni giorno lavora, l'importante è che si continui a ingrassare il maiale. Anche Epifani però mi ha molto deluso l'ho ascoltato a primo piano ed ho capito che anche la CGIL è entrata nella spartizione della torta.Una contraddizione mi è saltata agli occhi, come è possibile garantire il lavoro ai precari se migliaia sono gli esuberi. Sono solo parole e fumo negli occhi. E a proposito di sprechi auguro buon viaggio a Scaiola che ha a disposizione un volo Alitalia tutto suo da Roma ad Albenga!.